L'Europa sceglie ancora Ursula von der Leyen, l'Italia si astiene
Confermate anche le nomine di António Costa e Kaja Kallas. Ora manca solo il voto del Parlamento Europeo, che però è anche quello che potrebbe creare più problemi
Il Consiglio Europeo, che riunisce i 27 capi di stato e di governo dei paesi membri dell’Unione Europea, ha approvato la nomina di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione Europea. I leader dell'Ue blindano quindi l'accordo confezionato, come gli anni passati, da Partito Popolare Europeo (PPE), di centrodestra, dal Partito Socialista Europeo (PSE), di centrosinistra, e dai liberali del gruppo Renew.
Il sì alla triade che la tedesca formerà per i prossimi cinque anni con la prima ministra dell’Estonia Kaja Kallas nelle vesti di Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e l’ex primo ministro portoghese António Costa a guidare i lavori del Consiglio europeo ha trovato la maggioranza qualificata - rafforzata - necessaria intorno al tavolo dell'Europa building.
L'Italia, nonostante il negoziato serrato trainato dai popolari Ue per convincere anche l'esclusa Giorgia Meloni, ha di fatto bocciato l'intesa astenendosi sul nome della tedesca e votando contro all'estone e al portoghese. Uno strappo che rischia di allargarsi nel segreto delle urne del voto finale all'Eurocamera a metà luglio, facendo pericolosamente vacillare il bis della von der Leyen.
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