La battaglia nei cieli: incognita caccia a Kiev; Usa intercettano aerei russi vicino all'Alaska
Con un sostanziale stallo sul terreno, la battaglia si sposta nei cieli: l'Europa riflette su un possibili invio di jet a Kiev, ma Berlino frena: “Presto per parlarne”. Gli Usa intercettano quattro caccia russi vicino all'Alaska e i servizi segreti occidentali segnalano una massiccia presenza di aerei al confine con l'Ucraina. Gli Stati Uniti però non la riscontrano. Secondo gli 007 di Kiev, sul campo di battaglia la strategia russa di attaccare Bakhmut e Vuhledar, nel Donetsk, mira a ritardare la controffensiva ucraina.
I vertici dell'Unione europea intanto annunciano all'Europarlamento il decimo pacchetto di sanzioni contro Mosca da 11 miliardi di euro: per la prima volta colpiscono anche entità iraniane, comprese quelle legate alla Guardia Rivoluzionaria. Assicurato dunque il sostegno a Kiev, da cui – fanno sapere – arrivano progressi tangibili per l'adesione all'Ue. L'Onu lancia un appello per la raccolta di 5 miliardi e 600 milioni di dollari in aiuti umanitari da destinare agli ucraini.
Il ministro degli Esteri Tajani ribadisce: “Stiamo con Kiev, per ora niente decreto armi – e sottolinea - l'Italia non è l'anello debole della Nato”. Per l'Alto rappresentante Borrell “bisogna fare di più per aiutare Kiev a vincere e il conflitto si deciderà tra la primavera e l'estate. Dovremo anche pensare al dopoguerra – aggiunge – con la ricostruzione dell'Ucraina. Avremo bisogni di nuovi leader in Russia, che magari aiutino la riconciliazione”. Ma “la politica dell'Occidente – avverte il ministro degli Esteri russo Lavrov – sta raggiungendo un punto di non ritorno”.
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