La Russia formalizza l'annessione e Putin spara a zero sull'occidente
Mosca tira dritto e domani formalizzerà l'annessione dei quattro territori occupati in Ucraina in cui si è svolto il referendum disconosciuto da Europa, Stati Stati e la quasi totalità della comunità internazionale, compresi Kazakhistan e Uzbekhistan, paesi tradizionalmente fedeli alla Russia. “Le annessioni non hanno posto nel mondo moderno" ha dichiarato il Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres. Alla cerimonia al Cremlino interverrà il Presidente Vladimir Putin con un discorso, preannunciato “corposo”. Previsto anche un concerto e celebrazioni sulla Piazza Rossa dove è stato allestito un grande palco. Campeggeranno slogan come: “Donetsk. Luhansk. Zaporizhzhia. Kherson – Russia! e “Insieme per sempre”. Già oggi intanto lo zar è tornato a parlare, durante un incontro coi capi dei servizi segreti della Comunità degli Stati Indipendenti, sostenendo che il conflitto in Ucraina è uno dei risultati della "dissoluzione dell'Unione Sovietica". Putin ha attribuito all'occidente l'origine di tensioni nei paesi ex Urss, che potrebbero sfociare in bagni di sangue. Intanto dopo Stati Uniti, Polonia e Bulgaria anche la Romania ha invitato i propri cittadini che si trovano in Russia a lasciare il paese il prima possibile. 'Alert' anche da parte dell'ambasciata italiana a Mosca che invita i connazionali a valutare se la permanenza sia necessaria, raccomandando, in caso contrario, il rimpatrio”. E mentre prosegue lo scambio incrociato di accuse sul sabotaggio ai gasdotti nord stream 1 e 2 la Svezia fa sapere che c'è una quarta falla da cui stanno fuoriuscendo grandi quantità di metano. Poche le speranze di un ripristino dei flussi, secondo alcune fonti, entro l'inverno.
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