GUERRA

La Russia "stacca la corrente" all'Ucraina: maxi attacco sulle infrastrutture energetiche

Kiev apre all'accordo di pace: "Cristallizzare la situazione territoriale del 2022", senza Crimea

 Al buio e al freddo, con la paura. Centinaia di migliaia di persone rimangono senza elettricità in Ucraina, dopo un maxi-attacco sulle infrastrutture energetiche, che Putin rivendica da Astana, in Kazakistan. Parla di 100 missili e 466 droni negli ultimi due giorni, come risposta al lancio sulla Russia dei missili forniti dagli Usa. “Il governo di Kiev è illegittimo – dice – e i centri decisionali del Paese sono potenziali obiettivi”. E a proposito di armi, l'alto rappresentante Ue Borrell fa sapere che il sostegno a Kiev in un anno è costato 125 miliardi e invita i 27 a scegliere in fretta la postura da tenere sui finanziamenti: “Per Kiev è arrivato il momento della verità”, afferma.

L'Europarlamento vota sì alla fornitura di missili a lungo raggio e spinge i Paesi Ue a seguire gli Usa, consentendo gli attacchi in Russia. E proprio gli States fanno pressione sull'Ucraina affinché aumenti le dimensioni dell'esercito, abbassando l'età minima da 25 a 18 anni, mentre l'amministrazione Biden, secondo Reuters, starebbe pianificando un nuovo pacchetto di armi da 725 milioni di dollari. Il presidente in pectore Trump punta invece su Keith Kellogg, tenente generale in pensione, per risolvere il conflitto russo-ucraino, nominandolo come futuro inviato speciale. Una guerra – ha promesso più volte in campagna elettorale – a cui metterà fine in 24 ore. “Insieme renderemo il mondo di nuovo sicuro”, commenta il tycoon.

Putin gli dà fiducia, definendolo un politico esperto, capace di trovare una soluzione. Un punto di partenza per i negoziati di pace – ha fatto saper l'ufficio di presidenza di Kiev – può essere quello di riportare la situazione territoriale “almeno al 23 febbraio 2022”, vale a dire prima dell'inizio del conflitto, ma rinunciando così alla Crimea. Nel primo punto del “piano per la vittoria” di Zelensky c'è però una condizione chiara: l'Ucraina deve entrare nella Nato.

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