La Svizzera dice sì alle nozze gay, in Islanda storico parlamento 'rosa'
"Sì, lo voglio". E' stata questa la risposta degli svizzeri al referendum sulle nozze gay: chiamati oggi alle urne per pronunciarsi sulla modifica del Codice civile che apre il matrimonio civile anche alle coppie omosessuali, gli elettori hanno approvato con il 64,1%, una percentuale chiarissima e di poco superiore a quella prevista dai sondaggi.
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Non c'è stato bisogno di quote rosa per il sorprendente risultato delle elezioni in Islanda che ha dato all'isola-Stato il primato in Europa di un parlamento formato in maggioranza da donne. Dei 63 seggi dell'Althingi, l'Assemblea unicamerale islandese, 33 saranno occupati da deputate, ovvero il 52,3%. Nessun Paese del Vecchio Continente aveva mai oltrepassato la soglia simbolica del 50 per cento ed era la Svezia finora a detenere il primato in Europa con il 47% di deputate, secondo i dati dell'Unione Interparlamentare. A lasciare indietro l'Europa sono i tre Paesi che nel resto del mondo hanno oltre il 50% di rappresentanza femminile. In testa il Ruanda con il 61,3% di donne nella Camera bassa, seguito da Cuba (53,4%) e Nicaragua (50,6%). In Italia, invece, la percentuale di elette alla Camera è del 36,06%, in Senato del 35,11%.
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