Libia: Sarraj, "800.000 migranti pronti ad invadere Italia ed Europa" in caso di peggioramento della situazione
Nel Paese proseguono i combattimenti, e si profila l'incubo di una nuova catastrofe umanitaria.
“Il peggioramento della situazione potrebbe spingere 800.000 migranti, e libici, ad invadere l'Italia e l'Europa”. L'allarme è stato lanciato – in un'intervista a media del Belpaese - dallo stesso Premier Fayez al-Sarraj, che ha invitato Roma e Bruxelles a “fare presto”, per bloccare quella che ha definito la “guerra di aggressione di Haftar”: “un uomo – ha aggiunto – che ha tradito la Libia e la comunità internazionale”. Parole che – tuttavia – non sembrano impressionare troppo il leader della Cirenaica, che prosegue nella sua offensiva sanguinosa verso Tripoli, dopo aver incassato – ieri - il rinnovato sostegno di uno dei suoi principali alleati: il presidente egiziano al Sisi. Il nuovo bilancio diffuso dall'OMS parla di circa 150 morti ed oltre 600 feriti, dall'inizio dei combattimenti; oltre ad almeno 18.000 sfollati. Nelle scorse ore, tuttavia, si è registrata una significativa battuta d'arresto, nell'avanzata delle milizie del Generale Haftar. Una intera compagnia si sarebbe arresa ai governativi sul fronte di Suani ban Adem, 25km a sudovest della Capitale. Nel frattempo continua l'attività diplomatica del Governo italiano, nel tentativo di disinnescare la crisi. A Roma i vicepremier del Qatar e dell'Esecutivo di Tripoli. Il Presidente del Consiglio Conte, dal canto suo, ha auspicato un cessate il fuoco immediato. Dura, infine, la posizione dell'ONU contro Haftar. “Non sta compiendo un'operazione anti-terrorismo – ha dichiarato l'inviato speciale Ghassan Salamè -, ma un colpo di Stato”.