Malta: terremoto politico dopo le dimissioni annunciate dal Premier Muscat
Gli sviluppi delle indagini sull'omicidio di Daphne Caruana Galizia stanno creando un clima di palpabile tensione
Dopo le dimissioni annunciate ieri sera dal Capo del Governo – a seguito di dure proteste -; il Presidente della Repubblica – rompendo un lungo silenzio - ha lanciato un appello alla “calma”. Le indagini sull'omicidio di Daphne Caruana Galizia, per ora, hanno inchiodato il miliardario Yorgen Fenech, incriminato come mandante. Mentre le ultime rivelazioni sui legami fra l'ex braccio destro di Muscat, Keith Schembri, e l'intermediario Melvin Theuma - e sul tentativo di Fenech, con il probabile aiuto dello stesso Schembri, di deviare la colpa sul ministro dell'economia -, hanno fatto scattare il redde rationem nel Partito Laburista. Si è deciso infine di lasciare in sella il Premier almeno fino a gennaio, quando sarà completato il processo interno al partito per la scelta del successore. Muscat ha dichiarato in queste ore che si “limiterà” alla gestione degli affari correnti. Ma tutto ciò non basta alla famiglia di Daphne Caruana Galizia, che ha presentato un esposto per violazione della Costituzione contro il Primo Ministro, chiedendo che desista da un'ulteriore intromissione nelle indagini, e che venga sottoposto all'esame della Corte il suo coinvolgimento nel caso. “Mi dispiace – ha dichiarato Corinne Vella, sorella della giornalista assassinata – che Daphne oggi non sia qui, a vedere il risultato” del suo lavoro. Il Capo del Partito Nazionalista, dal canto suo, ha annunciato che i suoi deputati non parteciperanno ai lavori del Parlamento “finché Joseph Muscat continuerà a restare al suo posto”. Oggi, intanto, l'arrivo di una delegazione del Parlamento europeo, che sarà impegnata fino a domani in una missione urgente per esaminare lo stato di diritto nel Paese.