Mandati di arresto della Cpi per Netanyahu e Gallant per crimini contro l'umanità a Gaza
La Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Netanyahu e per l'ex ministro della Difesa Gallant 'per crimini contro l'umanità e crimini di guerra commessi' nella guerra a Gaza dall'8 ottobre 2023 fino al 20 maggio 2024, quando è stato chiesto il mandato d'arresto. 'Un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile', scrive la Corte.
Una decisione che 'equivale al moderno processo Dreyfus e finirà così', commenta Netanyahu: 'Non c'è niente di più giusto della guerra che Israele conduce a Gaza dopo che Hamas ha compiuto il più grande massacro contro il popolo ebraico dai tempi dell'Olocausto'. 'Un giorno buio per la giustizia e per l'umanità', afferma il presidente israeliano Herzog, che definisce la decisione della Cpi. 'oltraggiosa'.
L'Olanda è pronta tuttavia ad eseguirla, ha detto il ministro degli Esteri Veldkamp. Gli Stati Uniti respingono categoricamente la decisione della Corte penale.
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