Villaggi evacuati e ospedale di Jenin circondato: prosegue l'imponente operazione dell'Idf in Cisgiordania, con l'obiettivo di colpire la rete terroristica che ha pianificato l'attentato della scorsa settimana, fallito, a Tel Aviv. L'Onu chiede la “fine immediata” dell'offensiva che ha già portato all'uccisione di almeno 5 miliziani di Hamas. Centinaia di soldati israeliani, sostenuti da droni e veicoli blindati hanno effettuato una serie di raid. Parallelamente anche un nuovo attacco su Khan Younis, nel sud della Striscia con decine di morti. Un'escalation significativa dopo mesi di azioni che si sono svolte principalmente a Gaza.
Per l'Alto Commissariato dell'Onu per i diritti umani, l'operazione “viola il diritto internazionale”. Mentre un alto funzionario del movimento islamista ha chiesto che in Cisgiordania vengano ripresi gli attentati suicidi. L'alto rappresentante Borrell propone che l'Ue sanzioni i ministri israeliani che “hanno lanciato messaggi d'odio, incitazione a commettere crimini di guerra contro i palestinesi”. A stretto giro, però, il ministro degli Esteri Tajani definisce questa ipotesi come irreale.
Intanto le contingenze dettate dalla guerra hanno permesso il riemergere di alcuni casi di poliomielite. Secondo media israeliani Tel Aviv ha approvato tregue umanitarie temporanee nella Striscia per facilitare la vaccinazione della popolazione locale.