Medio Oriente: Pasdaran rivendicano strike su ISIS e Mossad; colpite Aleppo ed Erbil
Nuovo passo verso l'escalation regionale. Un cargo di proprietà greca colpito intanto da un missile al largo dello Yemen
Due attacchi missilistici praticamente in simultanea: nella regione di Aleppo, e nella città irachena di Erbil; dove nella serata di ieri sarebbero state udite esplosioni nei pressi del consolato americano. A seguire la rivendicazione dei Pasdaran iraniani, che hanno sottolineato come gli obiettivi colpiti in territorio siriano fossero riconducibili all'ISIS. L'attesa rappresaglia, insomma, dopo il sanguinoso attentato del 4 gennaio alla tomba di Soleimani.
Silente Damasco, visto anche l'intimo legame con Teheran. Non così Baghdad, che quantomeno a livello formale ha dal canto suo stigmatizzato lo strike nel Kurdistan; segnalate peraltro almeno 4 vittime civili. Da decifrare il segnale lanciato dalla Repubblica Islamica; nel comunicato diffuso dalle Guardie della Rivoluzione si parla infatti della distruzione – ad Erbil - di un quartier generale del Mossad. Nessuna conferma indipendente; forse un messaggio diretto alla propria opinione pubblica, dopo lo choc per la strage di Kerman. Se invece l'attacco è stato effettivamente portato ad un asset israeliano, ci si troverebbe di fronte a scenari a dir poco inquietanti. Perché fino ad ora l'Iran aveva sistematicamente evitato ogni coinvolgimento diretto; preferendo utilizzare i propri proxy – come Hezbollah - nella crisi che sta infiammando il Medio Oriente. Oggi la riunione del Consiglio di Sicurezza ONU per l'escalation nel Mar Rosso.
Nebbia di guerra invece su Gaza; dove non è ancora chiaro il reale impatto del continuo martellamento di Tsahal sulle posizioni di Hamas. Lanciate infatti dalla Striscia nuove salve di razzi verso la cittadina israeliana di Netivot, che dista 15 chilometri. Un ordigno avrebbe distrutto un negozio; ma nessuna vittima, fortunatamente. Sale invece a 190 il numero dei soldati dello Stato Ebraico caduti in combattimento nell'exclave. Dove proseguono senza sosta i bombardamenti. I media palestinesi parlano di 25 morti nei raid di ieri sera, con un totale di 132 vittime nelle ultime 24 ore.
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