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Medio Oriente: scade l'ordine di evacuazione da Gaza. Segnalate incursioni di Tsahal nella Striscia

1.300, stando agli ultimi bilanci, le vittime israeliane. Drammatica, dall'altra parte, la situazione a Gaza. Media parlano di raid localizzati di forze di fanteria e corazzate. Le truppe dello Stato Ebraico pare stiano cercando gli ostaggi

13 ott 2023
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“Se siete preoccupati per voi e i vostri cari, dovreste andare a sud”. Sarebbe questo – stando alle agenzie - il laconico avvertimento in lingua araba diramato nel pomeriggio. Come chiedere l'impossibile - l'esodo di oltre 1 milione di persone -, e peraltro il tempo è già scaduto: le 19 ora italiana. Parrebbe il prologo di un'operazione di terra su vasta scala, la richiesta di evacuazione da Gaza City; anticipata da una pioggia volantini. Ordine definito “orrendo” dall'Agenzia ONU per i rifugiati palestinesi. Ma in tanti si erano comunque messi in marcia in giornata; nonostante l'invito di Hamas a non abbandonare le abitazioni; essendo stato bollato come “propaganda” l'annuncio di Tsahal. Che dal canto suo parla di posti di blocco, per impedire il deflusso.

Da prendere con cautela la comunicazione in tempo di guerra; ma sulla volontà delle milizie di ingaggiare una battaglia urbana gli analisti paiono concordare. E ciò non solo per imporre pesanti costi umani all'Esercito israeliano; l'obiettivo sarebbe anche politico, qualora negli scontri venissero coinvolti civili. Da qui – dopo la violenza selvaggia della prima fase dell'attacco - i continui lanci di razzi dall'enclave; come a voler provocare una reazione spropositata, e compattare così il mondo islamico.

Si sono rivelate fondate, oggi, le preoccupazioni per il “venerdì della rabbia” di Hamas. Manifestazioni e scontri in Cisgiordania, dove almeno 9 palestinesi sono rimasti uccisi. In massima allerta le intelligence occidentali. Ma nonostante ciò in Francia – dove erano state bandite le manifestazioni pro Palestina – un insegnante è stato pugnalato a morte, in un liceo di Arras, da un giovane ceceno che inneggiava ad Allah. Fermato in giornata anche un altro schedato per radicalizzazione, che pare si apprestasse ad entrare in azione. Nel frattempo, a migliaia di chilometri di distanza - a Pechino –, un impiegato dell'Ambasciata israeliana veniva ferito a colpi di coltello. E' il contagio che molti temevano.

E paiono benzina sul fuoco le notizie da Gaza. Dove le vittime – riferiscono le autorità – sono ormai 1.800. E non cessano i bombardamenti su obiettivi militari; nonostante i moniti di Hamas, che ha parlato della morte – nei raid - di 13 ostaggi. Al contempo la situazione parrebbe precipitare al confine con il Libano, vista l'improvvisa assertività di Hezbollah, che ha rivendicato gli attacchi a 4 siti israeliani. Le forze armate dello Stato Ebraico hanno segnalato infiltrazioni, ed un'esplosione alla frontiera. Risposta affidata all'artiglieria. Diffusa la notizia della morte di un fotoreporter libanese della Reuters.





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