Sia la Nato che l’Ue si stringono attorno a Israele ma chiedono il rispetto del diritto internazionale. I ministri della Difesa della Nato oggi qui al Quartier generale dell’Alleanza atlantica hanno ascoltato in videoconferenza il ministro omologo di Tel Aviv, Gallant, che ha mostrato le immagini dei massacri. “Scioccanti”, ha riferito il Segretario generale Stoltenberg, che condanna nella maniera più forte gli attacchi. Il messaggio che arriva dagli alleati, però, è anche quello di “proteggere i civili", per questo chiedono che la risposta di Israele sia “proporzionata”. Il timore qui alla Nato è che il conflitto possa estendersi, perché “è sempre possibile che organizzazioni ostili a Israele come Hezbollah o Paesi come l'Iran cerchino di trarne vantaggio ma nessuno deve provare a sfruttare la situazione", avverte Stoltenberg. Sul fronte Ue a battere sul tasto del rispetto del diritto internazionale e umanitario è soprattutto l’Alto rappresentante Borrell, anche in rappresentanza degli Stati membri, che si è scagliato contro il blocco di Gaza e il taglio di acqua, elettricità e servizi essenziali. Anche per il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, “i valori universali e la dignità umana” devono rimanere sempre al centro dell'Ue e “le forniture di base devono raggiungere i più vulnerabili". Più dura la linea della Commissione europea, che ha deciso di rivedere i fondi destinati all’Autorità palestinese, e parla delle intenzioni di Tel Aviv di assediare Gaza come di “una conseguenza diretta degli attacchi terroristici, indiscriminati e disumani di Hamas”.
Fabio Fantozzi (La Presse)