Mosca si dice favorevole a colloqui che includano Papa e autorità statunitensi per trovare soluzione a guerra in Ucraina
Mosca dice sì a colloqui che includano Papa Francesco e le autorità statunitensi per trovare una soluzione al conflitto in Ucraina. La proposta è del presidente francese Macron. Intanto gli 007 di Kiev accusano il gruppo Wagner, la compagnia militare privata russa, di reclutare in massa detenuti con gravi malattie infettive come Hiv ed epatite C da inviare in guerra. Un caso poi le parole diffuse su Telegram dal luogotenente di Putin in Cecenia, Ramzan Kadyrov, già accusato di gravissime violazioni dei diritti umani e sotto sanzioni di Ue e Usa: "Sono molto insoddisfatto -dice-. La nostra risposta è debole. Se un proiettile è volato nella nostra direzione, nella nostra regione, dobbiamo spazzare via le città ucraine dalla faccia della Terra. Per vedere l'orizzonte lontano.
Perché capiscano che non possono nemmeno pensare di sparare nella nostra direzione". Nella prima riunione per gestire il lavoro sul fronte interno, Putin ammette la necessità di un maggior coordinamento delle strutture governative e delle regioni: “Dobbiamo accelerare il processo decisionale in relazione all'operazione militare speciale in Ucraina”, dice. Nel frattempo a Kiev colloqui nel bunker per il presidente tedesco Steinmeier, arrivato in città a sorpresa proprio quando è scattato un allarme aereo: “Questo ci ha dato una sensazione particolarmente vivida delle condizioni in cui la gente vive qui”, commenta Steinmeierr.
Secondo fonti ucraine l'allarme è scattato perché l'esercito russo ha lanciato dieci droni iraniani dalla vicina Bielorussia. Sulla questione però Teheran si dice pronta a discutere con Kiev e a smentire le accuse. A Berlino intanto la Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina si è conclusa con la proposta della presidente della Commissione Ue Von der Leyen: un “Piano Mashall” con aiuti da parte dell'Unione fino a 1,5 miliardi al mese. Idea apprezzata da Zelensky che ricorda: “Noi lottiamo per l'Ue, meritiamo già di farne parte, combattiamo per la sicurezza del nostro Paese e dell'Europa”.
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