Niger: assalto all'ambasciata francese. Tajani: "Italiani non corrono pericoli"

Il Niger è una polveriera pronta ad esplodere: dopo aver rovesciato il Presidente Bazoum - tenuto in ostaggio nella sua residenza - i golpisti hanno arrestato quattro ministri, un deputato e il leader del partito presidenziale. Il blocco dei paesi dell'Africa occidentale minaccia l'intervento militare se entro sette giorni l'ordine non verrà ristabilito. Posizione sostenuta dagli Usa: “Il governo legittimo e democraticamente eletto deve essere immediatamente reintegrato". Anche l'Unione Europea - assicura l'Alto rappresentante Borrell - “appoggerà rapidamente e con decisione tutte le misure adottate”, mentre Berlino sospende sia il sostegno finanziario che la cooperazione per lo sviluppo. Migliaia le persone che hanno manifestato ieri a sostegno dei golpisti sotto l'ambasciata di Francia nella capitale Niamey, inneggiando alla Russia e a Putin, bruciando bandiere francesi, brandendo cartelli contro Emmanuel Macron che "non tollererà alcun attacco contro la Francia e i suoi interessi in Niger", è il monito dell'Eliseo, mentre i golpisti lo accusano di voler "intervenire militarmente" per rimettere in carica il presidente eletto. Lo stesso Cremlino si dice "favorevole" al "rapido ripristino dello stato di diritto", mentre la Farnesina segue gli italiani presenti nel paese: “Sono poco meno di cento e non corrono pericoli”, assicura il ministro degli Esteri Tajani al TG2, con l'Italia in prima linea per una soluzione diplomatica a tutela della democrazia. Quanto sta accadendo riporta a Mali e Burkina Faso, dove le giunte presero il potere, navigando su un diffuso sentimento antifrancese. Il Niger, uno dei principali produttori di uranio al mondo, strategico per i transiti dei flussi migratori dell’area sub sahariana e finora alleato con le nazioni occidentali, diventa così il terzo stato del Sahel - area minata da attacchi terroristici dei gruppi legati allo Stato Islamico e ad Al-Qaeda - a vivere un golpe in appena tre anni.

[Banner_Google_ADS]


I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy