Notte di bombardamenti a Gaza: Israele colpisce 150 obiettivi sotterranei, lontana l'ipotesi negoziati
Dagli Stati arabi l'appello per una tregua umanitaria: approvata la risoluzione Onu, tra gli astenuti San Marino
Dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite l'appello per una tregua umanitaria “immediata e duratura” a Gaza. Promotori della risoluzione: gli Stati arabi, in primis la Giordania. Il testo, che non è vincolante, è stato approvato con 120 voti a favore. 14 i contrari (tra cui Usa e Israele) e 45 gli astenuti. Tra i Paesi che hanno scelto l'astensione anche San Marino, insieme a Italia, Germania, Canada e altri. Nella risoluzione si chiede vengano garantite le forniture di aiuti e servizi essenziali nella Striscia e la revoca dell'ordine – da parte di Israele – di evacuare i palestinesi dal nord della Striscia. Chiesto, infine, il rilascio immediato di tutti i civili prigionieri.
Risoluzione non accettabile per l'Italia, afferma il ministro degli Esteri Tajani, per la mancanza di una condanna esplicita ad Hamas e nessuna tutela della possibilità di Israele di difendersi. Per Gaza è stata una notte segnata da pesanti bombardamenti, mentre proseguono le operazioni di terra. Israele fa sapere di aver colpito, tramite l'aviazione, circa 150 obiettivi sotterranei, tunnel compresi, e di aver eliminato esponenti di primo piano di Hamas, tra cui i comandanti della formazione aerea e delle forze navali dell'organizzazione.
L'esercito è ancora sul terreno dopo l'entrata da nord e sta estendendo le attività, fa sapere lo Stato ebraico. Dunque, prosegue l'operazione con truppe e tank. Scontri con Hamas nella parte centrale della Striscia e in altre località. Niente spazio per i negoziati in questa fase della guerra.
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