Onu: “La Libia non è un porto sicuro”
Migranti e rifugiati "continuano a essere regolarmente sottoposti a violazioni e abusi"
“La Libia non è un porto sicuro”, questo, in estrema sintesi, l'allarme lanciato dall'Alto Commissariato dell'Onu per i diritti Umani (Ohchr) in una nota. Tra gennaio e novembre – denuncia l'Onu - oltre 8.600 migranti sono stati intercettati in mare dalla Guardia costiera libica e riportati in Libia. Migranti e rifugiati che in Libia "continuano a essere regolarmente sottoposti a violazioni e abusi". L'Onu parla infatti di uccisioni extragiudiziali e arbitrarie, detenzione arbitraria, sparizioni forzate, torture, violenza sessuale e di genere, rapimento per riscatto, estorsione e lavoro forzato da parte di funzionari statali, trafficanti e trafficanti.