Papa Francesco: “Dobbiamo disarmare le parole per costruire la pace”
Il Pontefice scrive al Corriere della Sera: la fragilità rende più lucidi di fronte alla guerra

In risposta al messaggio di vicinanza del direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, Papa Francesco ha inviato una lettera in cui riflette sulla guerra, la fragilità umana e il ruolo dell’informazione nella costruzione della pace. Il Pontefice, colpito da problemi di salute, sottolinea come la malattia renda ancora più evidente l’assurdità della guerra: “La fragilità umana ha il potere di renderci più lucidi rispetto a ciò che dura e a ciò che passa, a ciò che fa vivere e a ciò che uccide”.
Francesco invita il mondo dell’informazione a essere consapevole del peso delle parole, che “possono collegare o dividere, servire la verità o servirsene”. Il suo appello è chiaro: “Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra”, ponendo l’accento sulla necessità di un giornalismo che promuova riflessione e senso della complessità.
Il Papa richiama anche il ruolo cruciale della diplomazia e delle organizzazioni internazionali, che devono ritrovare credibilità per contrastare le devastazioni della guerra. In questo scenario, le religioni possono contribuire a “riaccendere il desiderio della fratellanza e della giustizia” e alimentare la speranza di pace.
La lettera si conclude con un invito all’impegno comune: “Sentiamoci uniti in questo sforzo, che la Grazia celeste non cesserà di ispirare e accompagnare”. Un messaggio che rafforza il ruolo delle parole come strumenti di pace e di costruzione di un futuro più giusto.
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