Logo San Marino RTV

Papa Francesco: "Tacciano le armi in Iraq e ovunque, basta violenze"

Il Papa arrivato a Baghdad, 'un dovere verso una terra martoriata'. Prima volta nella storia per un Pontefice

5 mar 2021
Il papa alla Cattedrale di Sayidat al-Nejat
Il papa alla Cattedrale di Sayidat al-Nejat

"Basta violenze, estremismi, fazioni, intolleranze!". È il forte appello lanciato dal Papa nel suo primo discorso in Iraq, al governo, al corpo diplomatico e alle autorità civili. Francesco, primo Pontefice nella storia a visitare l'Iraq, è arrivato oggi a Baghdad, dopo essere decollato stamattina alle 7.45 con un Airbus A330, dall'aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma. "Questo è un viaggio emblematico, un dovere verso una terra martoriata da molti anni", aveva detto il Pontefice salutando i giornalisti sull'aereo.




È una Baghdad blindata quella che ha accolto il Pontefice. Le strade sono costellate da militari e polizia, anche con mezzi blindati. Sorvolano il cielo alcuni elicotteri militari. Subito fuori dall'aeroporto si sono comunque viste piccole folle di persone con bandierine irachene e vaticane e cartelli di 'benvenuto' per Papa Francesco. Il resto della città invece è praticamente vuoto, quasi tutti i negozi sono chiusi e non ci sono persone nelle strade. L'Iraq in questi giorni è in lockdown a causa della pandemia.

Dall'aeroporto al Palazzo presidenziale, il Papa si è spostato con un'auto blindata, "una Bmw 750, un'auto di sicurezza speciale a prova anti-proiettile". Lo riferiscono fonti della sicurezza irachena. E' forse la prima volta che in un viaggio internazionale il Papa accetta di salire su un'auto blindata, che comunque è sempre stata messa a disposizione dai Paesi che lo hanno ospitato nelle sue visite.

Alle 15 Papa Francesco è arrivato nella Cattedrale di Sayidat al-Nejat (Nostra Signora della Salvezza) che il 31 ottobre 2010 fu attaccata dall'Isis durante la celebrazione della Messa. Furono uccise 48 persone, tra loro anche due sacerdoti, e restarono feriti 70 fedeli. Dopo l'attacco la chiesa è stata ristrutturata e per le vittime è stato eretto un memoriale. I due sacerdoti uccisi sono sepolti nella cripta. Il 31 ottobre 2019 si è chiusa la fase diocesana della causa di beatificazione e dichiarazione di martirio di questi 48 'servi di Dio'. Prima della guerra in Iraq, circa 5mila famiglie visitavano regolarmente la Cattedrale di Sayidat al-Nejat. Dal 2018, le tre chiese siro-cattoliche di Baghdad sono state visitate regolarmente da non più di mille famiglie. Il Papa in questa chiesa incontra i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i seminaristi e i catechisti.

Il Papa, nell'incontro, ha ricordato i "nostri fratelli e sorelle morti nell'attentato terroristico in questa Cattedrale dieci anni fa e la cui causa di beatificazione è in corso. La loro morte ci ricorda con forza che l'incitamento alla guerra, gli atteggiamenti di odio, la violenza e lo spargimento di sangue sono incompatibili con gli insegnamenti religiosi. E voglio ricordare tutte le vittime di violenze e persecuzioni, appartenenti a qualsiasi comunità religiosa". "Domani, a Ur, incontrerò i leader delle tradizioni religiose presenti in questo Paese - ha detto ancora il Papa -, per proclamare ancora una volta la nostra convinzione che la religione deve servire la causa della pace e dell'unità tra tutti i figli di Dio".

Durante i quattro giorni di soggiorno in Iraq, saranno sette in totale i discorsi pronunciati da Bergoglio. Il suo rientro in Italia è previsto per lunedì 8 marzo, in tarda mattinata, all'aeroporto militare di Roma Ciampino.


Riproduzione riservata ©