Papa: storico incontro con l'ayatollah Al-Sistani
Continua la visita apostolica del Papa in Iraq. Oggi uno dei principali appuntamenti del viaggio
E' durato circa tre quarti d'ora l'incontro del Papa con l'ayatollah Al-Sistani. Evento di enorme rilevanza – anche simbolica -; che apre una nuova finestra di dialogo, dopo la firma – 2 anni fa – del “Documento sulla fratellanza umana” con l'Imam di al-Azhar. Il colloquio, riservato, nella città santa di Najaf. Francesco ha ringraziato Al-Sistani, sottolineando l'importanza della collaborazione e dell'amicizia fra le comunità religiose; e questo per il bene dell'Iraq, della Regione e dell'intera umanità. Il leader della comunità sciita irachena ha dal canto suo ribadito come i cristiani, così come tutti i cittadini del Paese, debbano poter vivere in pace e sicurezza.
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Ma l'Iraq è da tempo nel caos, dopo l'invasione, nel 2011, da parte di una coalizione guidata dagli Stati Uniti. Le presunte armi di distruzione di massa non vennero mai trovate; reali, invece, le innumerevoli vittime; così come l'instabilità e i conflitti settari. Situazione che ha reso inevitabili le eccezionali misure di sicurezza disposte per questa visita apostolica, segnata anche dall'emergenza Covid. Altra tappa importante, oggi, l'incontro interreligioso sulla Piana di Ur dei Caldei, dove è la casa di Abramo, padre del monoteismo. “Ostilità, estremismo e violenza – ha dichiarato Bergoglio - sono tradimenti della religione. E noi credenti non possiamo tacere quando il terrorismo abusa della religione”. Nel pomeriggio il ritorno a Baghdad per la Messa in rito caldeo: prima volta per un Pontefice.
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