Dopo 8 ore di negoziati il Patto dell’Immacolata non c’è stato. I ministri dell’Economia Ue non hanno raggiunto l’accordo sul nuovo Patto di Stabilità anche se le posizioni tra i 27 si sono avvicinate e si confida ancora in un accordo entro la fine dell’anno. La presidenza spagnola dovrebbe convocare un altro Ecofin prima di Natale per finalizzare l’intesa.
La novità è l’introduzione nei percorsi di aggiustamento del deficit di una fase transitoria che per un periodo di tre anni terrà conto degli interessi per gli investimenti nei settori prioritari dell’Europa. Per il ministro Giancarlo Giorgetti si tratta di “un passo nella giusta direzione”, ma servirà ancora del lavoro per concludere l’intesa. Le nuove regole, insomma, devono considerare le circostanze eccezionali attuali, ed essere coerenti con le richieste dei leader di investire nella transizione verde e digitale, nell’energia e nella difesa.
Per la Francia l’accordo con Berlino è passato dal 90 al 95%, ora manca l’ultimo passo. Per la Germania “c'è un'intesa sul deficit e sulle misure di sicurezza". Adesso si tratta di "calibrare queste misure nella maniera corretta”.
Luce verde, invece, all’Ecofin sulla nomina della presidenza della Bei, la Banca europea per gli investimenti. I ministri delle Finanze dell’Ue hanno concordato di sostenere la candidatura della ministra spagnola Nadia Calviño, che ha scalzato l’ex commissaria alla Concorrenza, la danese Margrethe Vestager, e l’italiano Daniele Franco.
Fabio Fantozzi
La Presse