Progetto SUN-to-LIQUID, creato un carburante che sfrutta sole e aria
Il sistema permette d'ottenere una miscela d'idrogeno e monossido di carbonio, trasformabile poi in cherosene, metanolo o altri idrocarburi.
Far volare gli aerei sfruttando l'energia solare? Per i ricercatori del progetto SUN-to-LIQUID presto sarà possibile. È stato intatti generato un carburante rinnovabile per velivoli sfruttando solo l’energia solare concentrata e un reattore capace di produrre gas sintetico, da convertire poi in nafta, gasolio e cherosene. L’utilizzo su larga scala di questi carburanti permetterebbe il taglio di oltre il 90% delle emissioni prodotte dal settore dell’aviazione. Si tratta quindi di un’innovazione particolarmente appetibile per un comparto attualmente tra i più inquinanti.
Il progetto, partito nel 2016 grazie al finanziamento del programma europeo di ricerca Horizon 2020, ha visto la costruzione di un impianto di produzione su scala reale in Spagna. La tecnologia si basa sulla sinergia di 3 sistemi: le radiazioni del sole vengono riflesse da un campo di specchi solari verso una torretta alta 15 metri sulla cui sommità è fissato un piccolo reattore solare (sviluppato dalla società svizzera ETH Zurich) che, tramite conversione termochimica, sfrutta le altissime temperature (superiori a 1.500°C) per produrre gas sintetico, un mix tra idrogeno e monossido di carbonio, che a sua volta viene compresso, portato allo stato liquido e trasformato in cherosene da un impianto in loco. Dopo il primo modello da laboratorio, il reattore costruito presso il sito IMDEA, vicino Madrid, ha raggiunto la scala pre-commerciale dei 50kW.