MEDIO ORIENTE

Proseguono i raid israeliani su Gaza: 50 vittime nelle ultime 24 ore

L'Organizzazione Mondale della Sanità afferma di aver consegnato forniture a due ospedali martedì, sottolineando che solo 15 delle 36 strutture sanitarie della Striscia funzionano a pieno regime.

Si fa sempre più pesante il bilancio di morti e feriti nella striscia di Gaza. Secondo quando riportato dal ministero della sanità controllato da Hamas sarebbero almeno 50 i palestinesi uccisi oggi dai raid di Israele a Beit Lahia, Khan Younis e Maghazi. La Mezzaluna Rossa palestinese riferisce sui social che tra i morti ci sono 12 persone che si trovavano dentro una casa vicino all'ospedale di Al–Amal.

Dall'OMS nuovi messaggi di allarme per la popolazione di Gaza considerata in “grave pericolo”. L'Organizzazione Mondale della Sanità afferma di aver consegnato forniture a due ospedali martedì, sottolineando che solo 15 delle 36 strutture sanitarie della Striscia funzionano a pieno regime. La comunità internazionale, dichiara il direttore generale dell'OMS Ghebreyesus, deve prendere "misure urgenti per alleviare il grave pericolo che affligge la popolazione di Gaza e che mette a repentaglio la capacità degli operatori umanitari di aiutare le persone con ferite terribili, fame acuta e a grave rischio di malattie".

Israele intanto esprime rammarico per l'uccisione di civili innocenti nel bombardamento del 24 dicembre sul campo profughi al-Maghazi. "Quel giorno – afferma un portavoce militare - aerei da combattimento hanno attaccato due obiettivi vicini fra loro in cui operavano attivisti di Hamas". Malgrado le precauzioni adottate, aggiunge, è emerso che sono stati colpiti anche edifici vicini agli obiettivi causando la morte di civili non coinvolti.

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