Raid russi sulle città ucraine. "Mosca ha simulato lancio missili nucleari"
Continua la pioggia di bombe sulle città ucraine, ma il presidente russo Putin assicura di non aver dato nuovi ordini di attacco contro l'acciaieria di Mariupol e il Cremlino afferma che i corridoi umanitari da Azovstal funzionano. Da questa mattina dovrebbe essere in vigore un cessate il fuoco di tre giorni intorno allo stabilimento, dove è diretto un convoglio dell'Onu per evacuare i civili. Il comandante del battaglione Azov però ha raccontato la sua versione in un video: “Per il secondo giorno consecutivo l'esercito russo ha fatto irruzione nello stabilimento. Sono in corso lotte sanguinose e pesanti. Sono orgoglioso dei miei soldati che stanno compiendo uno sforzo sovraumano per contenere la pressione del nemico. Sono grato al mondo intero per l'enorme sostegno alla difesa di Mariupol. I nostri soldati lo meritano. La situazione è particolarmente difficile, ma continuiamo a eseguire l'ordine di difendere”.
Cominciata la controffensiva ucraina nelle aree di Kharkiv e Izium, comunica il comandante delle forze armate di Kiev. Il presidente Zelensky si mostra fiducioso: “Credo che il giorno della nostra liberazione si stia avvicinando”. “La Russia ha simulato il lancio di missili nucleari”, riporta invece l'agenzia di stampa France Presse, citando il ministero della Difesa russo. Sarebbe successo nell'enclave di Kaliningrad, situato tra Polonia e Lituania. Le autorità di Mosca denunciano colpi di artiglieria su due cittadine russe di confine, mentre le autorità ucraine hanno riferito di “pesanti bombardamenti” nelle regioni di Lugansk e Donetsk. Si avvicina il 9 maggio, giorno in cui i russi celebrano la vittoria sui nazisti: da una parte Kiev accusa Mosca di pianificare una sfilata con i prigionieri ucraini, dall'altra le autorità russe annunciano di aver annullato la parata militare nel Donbass.
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