Rastrellamenti russi a Mariupol: "Chi non si arrende verrà eliminato"
Zelensky: "La distruzione delle forze ucraine nella città metterà fine ai negoziati". Anche oggi raid nei sobborghi di Kiev: distrutta una fabbrica di carri armati
Da giorni allo stremo le forze ucraine asserragliate nei meandri dell'acciaieria Azovfstal non mollano ma l'esercito russo sembra essere sempre più determinato a conquistare definitivamente l'intera città di Mariupol, con l'arrivo di altre unità. Da lunedì sarà vietato spostarsi da un quartiere all'altro e secondo Kiev i russi stanno rastrellando tutti gli uomini. “Chi non si arrende verrà eliminato” ha detto il capo dei separatisti filo-russi di Donetsk Denis Pushilin. La distruzione delle forze ucraine che difendono la città di Mariupol "metterà fine ai negoziati con la Russia" ha dichiarato Zelensky che non si fida ad accettare la richiesta russa di resa nella città temendo un massacro dei propri soldati se dovessero consegnare le armi.
L'esercito russo intanto anche oggi è tornato a colpire i sobborghi di Kiev con un raid su una fabbrica di carri armati. Bersagliati due distretti anche nella regione di Kharkiv oltre a Mikolaiv e nella notte l'aeroporto di Oleksandria. Secondo l'esercito di Kiev sono almeno 20.100 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione,163 gli aerei da caccia abbattuti, oltre a 145 elicotteri e 138 droni. Inoltre, le forze di Kiev affermano di aver distrutto 762 carri armati e 8 navi. 2.500/3.000 invece i soldati ucraini caduti sul campo. Numeri, naturalmente, non confermati da Mosca. Nel briefing quotidiano il portavoce del Ministero Russo della Difesa Igor Konashenkov ha detto che dall'inizio dell'operazione militare sono stati distrutti agli ucraini 133 aerei, 458 velivoli senza pilota, 246 sistemi missilistici antiaerei, 2246 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento. Secondo il Times, Forze speciali britanniche si sono recate a Kiev nelle ultime due settimane per addestrare i militari ucraini nell'impiego di alcuni tipi di armi forniti da Londra. La notizia nel giorno in cui Mosca ha vietato al premier britannico Johnson l'ingresso in Russia.
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