Russia: fino a domenica Presidenziali dall'esito scontato. Attacchi a Belgorod e nelle zone occupate
Affondo del Presidente del Consiglio europeo a Vladimir Putin; nessun dubbio sul suo terzo mandato consecutivo. Mentre si fa sempre più aspro il confronto tra Mosca e Parigi. Grave il bilancio di un raid russo su Odessa
“Vorrei congratularmi” con Putin per la “sua schiacciante vittoria alle elezioni di oggi”; ha utilizzato l'arma del sarcasmo, Charles Michel, per demolire la credibilità delle Presidenziali russe. “Nessuna opposizione. Nessuna libertà. Nessuna scelta”, ha scritto; riflettendo in un tweet la postura dei leader occidentali.
Un dettaglio, del resto, le 4 candidature. Da monitorare invece l'affluenza alle urne: aperte anche nei territori ucraini occupati; dal Luhansk al Kherson. Denunciati in questa oblast bombardamenti su due seggi. Si tratta del resto di zone di guerra; come lo è de facto la regione russa di Belgorod. Dove si susseguono incursioni di paramilitari; accompagnate da un intensificarsi di lanci di razzi. Nelle ultime ore almeno due persone avrebbero perso la vita. Evidente, per il Cremlino, il tentativo di Kiev di “gettare un'ombra” su questa tornata; di “intimidire” l'opinione pubblica. Tensioni anche in luoghi a distanza siderale dal fronte, come San Pietroburgo.
Tutto ciò mentre si fa sempre più aspro il confronto dialettico tra Mosca e Parigi; capofila in questa fase del fronte dell'intransigenza, con Macron che non intende fare alcuna retromarcia sull'ipotesi di un'eventuale invio di truppe in Ucraina. Con una vittoria russa – ha rimarcato - “la credibilità dell'Europa sarebbe ridotta a zero”.
Oggi a Weimar l'incontro con i leader di Germania e Polonia, con l'annuncio di una coalizione di alleati di Kiev sulle armi a lungo raggio. Allo stesso tempo l'impegno a “non prendere mai l'iniziativa di un'escalation”. Suona controintuitivo, se si considera la reazione del Cremlino. La Francia è stata “trascinata nel conflitto”, ha tuonato il portavoce Peskov; il capo dei servizi segreti esteri ha invece definito “sogni folli e paranoici” le dichiarazioni di Macron. Che implicitamente parrebbero presupporre un forte deterioramento della situazione sul campo per le forze ucraine.
Al momento pare comunque frenato l'impeto offensivo russo, dopo la caduta di Avdiivka. E mentre nel Donbass infuriano i combattimenti si susseguono – da una parte e dall'altra – letali attacchi da remoto. Ancora missili russi su Odessa; 19 morti, decine di feriti, ma il bilancio è in continuo aggiornamento. Tra le vittime anche paramedici e soccorritori. Zelensky ha definito “ignobile”, “crudele” lo strike.. Nella Donetsk occupata, invece, le autorità filo-russe hanno parlato dell'uccisione di 3 bambini a seguito di un bombardamento notturno delle forze di Kiev.
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