Russia, V-Day. A Mosca parata militare e discorso di Putin: "In Ucraina costretti a un intervento preventivo"
E' il 77esimo anniversario della vittoria russa contro il Terzo Reich. I carri armati sfilano a Mosca e il presidente Vladimir Putin ha parlato dalla piazza Rossa in apertura della parata, illustrando le motivazioni dietro all'invasione in Ucraina. “E' stato un intervento preventivo – spiega – per difendere la nostra Patria”.
"C'erano preparativi per un'altra operazione punitiva [in Donbass], per un'incursione nelle nostre terre storiche, inclusa la Crimea. Kiev ha annunciato la possibile acquisizione di armi nucleari e il blocco della Nato ha avviato la colonizzazione militare attiva dei territori che ci appartengono. Così si è creata una minaccia per noi assolutamente inaccettabile, proprio vicino ai nostri confini”. Si è poi rivolto alle forze armate russe al fronte: “Voi combattete per la sicurezza della patria e per il futuro affinché non ci sia posto nel mondo per i criminali nazisti”.
Celebrazioni di basso profilo per il V-Day si sono tenute in alcune città ucraine occupate come Kherson e Mariupol. Dall'altra parte il presidente Volodymyr Zelensky ha girato a Kiev un video sempre in occasione del Giorno della Vittoria, ma senza mai nominare Putin: “Solo un pazzo può ripetere gli orribili crimini commessi da Hitler – dice –, ma per questo è maledetto da tutti i suoi avi e perderà tutto”. Sul campo sono state confermate le 60 vittime civili causate da un attacco aereo su una scuola utilizzata come rifugio a Lugansk. Intanto si continua a lavorare sul fronte delle sanzioni: ieri G7 in videoconferenza che si è impegnato a fermare le importazioni di petrolio russo. Dossier scivoloso per l'Unione europea che continua a scontrarsi con le resistenze dell'Ungheria sul sesto pacchetto di sanzioni.
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