Seggi chiusi in Turchia. Consigliere Rondelli allo spoglio come osservatore: “Clima teso”
In Turchia chiusi i seggi, aperti questa mattina dalle 8 in occasione delle elezioni parlamentari e per il rinnovo della presidenza della Repubblica dove una coalizione di opposizione guidata da Kemal Kılıçdaroğlu sfida il capo di Stato in carica Recep Tayyip Erdoğan. Iniziato lo spoglio delle schede.
Ai seggi ad Ankara, per la Missione di Monitoraggio Elettorale dell’Assemblea Parlamentare dell'OSCE, il Consigliere sammarinese Paolo Rondelli: “Qualche problema qui per fare lo spoglio – riferisce - perché sono tutti molto agitati. Durante il giorno con il mio team sono stati visitati vari seggi in diversi quartieri della città. Tutto molto calmo e altissima affluenza. Ma come prevedevamo, il momento dello scrutinio è quello più teso”.
Rondelli, nella sua veste di osservatore internazionale, assicura di aver ricevuto “un'ottima accoglienza”; "clima teso a inizio spoglio con i rappresentanti dei candidati presidenti ad assistere". “In giornata – racconta - controllo leggero da parte della polizia, che ora invece sta presidiando le aree dei seggi temendo tensioni. I diversi quartieri visitati qui ad Ankara – continua - mostrano attitudine diversa: in alcuni affluiscono donne velate e molto coperte al seguito dei mariti, in altri molte donne sole e vestite all’occidentale".
Questo succede ad Ankara, mentre “in alcune aree rurali dell’est del Paese, - aggiunge Rondelli - gli osservatori internazionali sono stati fatti muovere con una scorta di polizia per tutta la giornata. Non nella capitale, “dove solo alla chiusura dei seggi – fa sapere - le forze di sicurezza in servizio ci hanno accompagnato al seggio scelto, presentandoci”.
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