Siria: conclusa l'operazione militare nell'ovest del paese
Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, i responsabili dei massacri sono stati jihadisti filo-governativi. Almeno 1.000 le vittime civili
Sarebbero almeno 1.000 i civili morti negli scontri nell'ovest della Siria scoppiati negli ultimi giorni. A scatenare le violenze, giovedì scorso, un attacco da parte di un gruppo di sostenitori del deposto presidente Assad contro le forze di sicurezza vicino la città di Latakia.
Il ministero della Difesa siriano annuncia la conclusione "con successo" dell'operazione militare nell'ovest del paese. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, i responsabili dei massacri sono stati jihadisti filo-governativi - in molti casi stranieri, caucasici, dell'Asia centrale, nordafricani, egiziani, cinesi - che non riescono a distinguere tra alawiti e cristiani.
Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, lancia un appello all’Onu e alle autorità siriane per perseguire i responsabili. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei ritiene che non ci sia giustificazione per gli attacchi subiti negli ultimi giorni dalle minoranze in Siria. Israele esorta l'Europa a condannare il regime islamista siriano.
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