MEDIO ORIENTE

Siria: crolla il regime di Assad

A Mosca issata la bandiera dei ribelli sull'ambasciata. Sarà Muhammad Bashir il capo del governo di transizione nella capitale siriana del movimento Hayat Tahrir ash Sham, conosciuta in passato come al Nusra, ossia la filiale siriana di al Qaida.

Dopo oltre 50 anni di potere giunge al termine il governo del partito Baath sulla Siria, che ha visto al comando Hafez al-Assad e l'attuale leader, il figlio Bashar al Assad. La capitale Damasco è in mano ai ribelli a guida islamica del movimento Hayat Tahrir ash Sham (Hts), conosciuta in passato come al Nusra, ossia la filiale siriana di al Qaida.

Sarà Muhammad Bashir il capo del governo di transizione nella capitale siriana, secondo quanto riferisce la tv al Jazira. Bashir è il premier dell'autoproclamato "governo di salvezza", che da anni amministra nel nord-ovest siriano le aree sotto controllo di Hts, guidata da Abu Muhammad Jolani. Assad attualmente è fuggito dal paese trovando asilo politico in Russia, da anni alleata dell'ex leader siriano. La decisione è stata presa da Putin in persona che però non ha ancora incontrato Assad.

Ma intanto sull'ambasciata siriana a Mosca è stata issata la bandiera dell'opposizione dei ribelli jihadisti che hanno preso il controllo del paese. La Turchia chiede “un governo inclusivo” per il futuro del Paese: “Ci aspettiamo – afferma il ministro degli esteri turco - che gli attori internazionali, soprattutto le Nazioni Unite, diano una mano al popolo siriano e sostengano la creazione di un'amministrazione inclusiva”. Proprio questa mattina è stata convocata una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il portavoce della Commissione Europea ritiene ancora prematura la possibilità di rimpatri nel paese dei rifugiati siriani.

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