E' iniziato il conto alla rovescia per gli Special Olympics World Games 2019 che quest'anno si svolgeranno ad Abu Dhabi, dal 14 al 21 marzo. Mancano meno di 100 giorni a questo grande evento umanitario e sportivo che per la prima volta si svolge in Medio Oriente e al quale i media locali stanno dando grande rilievo.
Più di 7500 atleti con disabilità intellettive e cognitive, provenienti da 192 Paesi – finora record assoluto per questa manifestazione – si stanno preparando alle gare che comprendono in tutto 24 discipline. Tra di loro anche la Nazionale Special Olympics San Marino, con 14 atleti e i loro accompagnatori impegnati in 7 sport: nuoto, atletica, ginnastica artistica e ritmica, bocce, bowling e, per la prima volta, la vela.
"I nostri atleti sono molto eccitati all'idea di partecipare ad un evento così importante – spiega Barbara Frisoni, presidente Special Olympics San Marino, da poco rientrata da Abu Dhabi - . Per loro sarà un'incredibile opportunità – ha aggiunto -: in quelle due settimane succederà qualcosa di magico, il mondo si unirà cancellando qualsiasi divisione e unendo culture e abilità".
Negli Emirati Arabi, dove le campagne per abbattere barriere culturali intorno alla disabilità e promuovere il concetto di inclusione sono solo agli inizi, l’evento ha un valore ancora più importante. Il Governo ha infatti annunciato che con gli Special Olympics vuole ridefinire i limiti di quello che è possibile per i determinati, “the determined ones”, termine con il quale lo Sceicco di Dubai, nella nuova linea politica sulla disabilità lanciata lo scorso anno, ha chiesto a media e politici di identificare le persone con disabilità. I giochi, secondo quanto dichiarato dalle autorità emiratine, serviranno quindi da catalizzatore per la creazione di posti di lavoro e per migliorare la qualità della vita in tutto il Paese.
Mentre l’organizzazione è nel pieno dei lavori, si attendono, oltre agli atleti, 2500 coach, 20.000 volontari, 500.000 spettatori, oltre 2000 giornalisti, fotografi e blogger, il Ministro di Stato Sultan Al Jaber ha sottolineato come il coraggio e la determinazione degli atleti incoraggeranno l'unità e l'inclusione, valori fondanti degli Emirati Arabi Uniti.
“Non esiste posto migliore di Abu Dhabi per celebrare le persone di tutte le culture e le abilità – ha dichiarato Timothy Shriver, Presidente di Special Olympics – e per dimostrare al mondo che le divisioni possono essere cancellate”.
Più di 7500 atleti con disabilità intellettive e cognitive, provenienti da 192 Paesi – finora record assoluto per questa manifestazione – si stanno preparando alle gare che comprendono in tutto 24 discipline. Tra di loro anche la Nazionale Special Olympics San Marino, con 14 atleti e i loro accompagnatori impegnati in 7 sport: nuoto, atletica, ginnastica artistica e ritmica, bocce, bowling e, per la prima volta, la vela.
"I nostri atleti sono molto eccitati all'idea di partecipare ad un evento così importante – spiega Barbara Frisoni, presidente Special Olympics San Marino, da poco rientrata da Abu Dhabi - . Per loro sarà un'incredibile opportunità – ha aggiunto -: in quelle due settimane succederà qualcosa di magico, il mondo si unirà cancellando qualsiasi divisione e unendo culture e abilità".
Negli Emirati Arabi, dove le campagne per abbattere barriere culturali intorno alla disabilità e promuovere il concetto di inclusione sono solo agli inizi, l’evento ha un valore ancora più importante. Il Governo ha infatti annunciato che con gli Special Olympics vuole ridefinire i limiti di quello che è possibile per i determinati, “the determined ones”, termine con il quale lo Sceicco di Dubai, nella nuova linea politica sulla disabilità lanciata lo scorso anno, ha chiesto a media e politici di identificare le persone con disabilità. I giochi, secondo quanto dichiarato dalle autorità emiratine, serviranno quindi da catalizzatore per la creazione di posti di lavoro e per migliorare la qualità della vita in tutto il Paese.
Mentre l’organizzazione è nel pieno dei lavori, si attendono, oltre agli atleti, 2500 coach, 20.000 volontari, 500.000 spettatori, oltre 2000 giornalisti, fotografi e blogger, il Ministro di Stato Sultan Al Jaber ha sottolineato come il coraggio e la determinazione degli atleti incoraggeranno l'unità e l'inclusione, valori fondanti degli Emirati Arabi Uniti.
“Non esiste posto migliore di Abu Dhabi per celebrare le persone di tutte le culture e le abilità – ha dichiarato Timothy Shriver, Presidente di Special Olympics – e per dimostrare al mondo che le divisioni possono essere cancellate”.
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