Spunta il piano russo per controllare la Moldavia entro il 2030
Alta tensione nei cieli tra Russia e Occidente. Prima un aereo militare di Mosca intercettato da aeronautica tedesca e britannica sullo spazio aereo dell'Estonia. Poi un'esercitazione nel cielo di Kaliningrad, con oltre dieci jet russi della flotta del Mar Baltico. Frizioni anche con Washington, dopo l'incidente di ieri tra un jet russo e un drone americano, costretto a schiantarsi nel Mar Nero. Il mezzo potrebbe essere irrecuperabile, ma Mosca si offre per cercarne i resti. L'amministrazione Biden convoca l'ambasciatore russo: “Non vogliamo arrivare allo scontro con gli Usa – spiega il diplomatico – ma chiediamo lo stop alle inaccettabili attività militari vicino ai nostri confini”.
E' il primo incidente del genere dall'inizio della guerra in Ucraina, ma la Casa Bianca, pur condannando l'accaduto, ha fatto sapere che questi scontri ad alta quota tra le due Nazioni “non sono un evento insolito”. Intanto emergono dettagli inquietanti su un dossier russo risalente al 2021: nel testo, ottenuto da un consorzio di media, una strategia per destabilizzare la Moldavia, prenderla sotto il controllo di Mosca e allontanarla dai partner occidentali entro il 2030. E un documento simile esiste anche per la Bielorussia. Sul campo di battaglia continuano i feroci scontri tra l'esercito ucraino e il gruppo di mercenari Wagner a Bakhmut, che si concentrano attorno al vasto impianto metallurgico Azom, nel Nord della città. Non si fermano nemmeno i bombardamenti: oggi allarme aereo in tutte le regioni del Paese e diverse esplosioni ad Est, nella zona di Kharkiv.
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