Srebrenica: 28 anni dal peggior massacro in Europa
In Bosnia-Erzegovina migliaia di persone sono affluite sin dalle prime ore di stamane al cimitero-memoriale di Potocari, alle porte di Srebrenica, dove oggi sono in programma le commemorazioni ufficiali per il 28/mo anniversario del genocidio di oltre 8 mila bosniaci musulmani ad opera delle truppe serbo-bosniache al comando del generale Ratko Mladic. Unitamente agli interventi delle autorità bosniache locali, politiche e religiose, il programma prevede la sepoltura dei resti di altre 30 vittime del massacro identificate negli ultimi 12 mesi, che andranno ad aggiungersi alle 6.652 tombe e stele bianche già presenti a Potocari.
Come negli altri anni, alle commemorazioni sono assenti i rappresentanti di Serbia e della Republika Srpska, l'entità a maggioranza serba di Bosnia-Erzegovina, che continuano a negare il genocidio, come la giustizia internazionale ha definito il peggior massacro in Europa dopo la seconda guerra mondiale. I serbi parlano di massacri e atrocità commesse a Srebrenica durante il conflitto armato del 1992-1995, ma sostengono che non si può parlare di genocidio. E lamentano al tempo stesso il silenzio sui crimini e sui massacri subiti dai serbi nella guerra di Bosnia.
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