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Sui negoziati arriva lo scoglio della neutralità dell'Ucraina. Lavrov "possibile compromesso"

16 mar 2022
@RURTR
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In attesa del nuovo round di colloqui fra Ucraina e Russia, previsto per oggi, spunta uno scoglio cruciale nella trattativa: la possibilità che Kiev, dopo aver rinunciato all'adesione alla Nato, accetti anche uno statuto di neutralità, sul modello dell'Austria o la Svezia. Secondo il Cremlino "è possibile un compromesso", in base ad una "neutralità smilitarizzata, stile Svezia, con un proprio esercito". Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov parla di "un margine di speranza di raggiungere un compromesso", sottolinea che uno status di neutralità è "seriamente considerato" e spiega che "questo è ciò che si sta discutendo attualmente".

Kiev però rifiuta l'idea e dice di aver proposto "un modello di garanzie di sicurezza", con "un accordo rigido con un certo numero di Stati garanti che si impegnano con chiari obblighi giuridici a prevenire attivamente gli attacchi in Ucraina". "L'Ucraina è in uno stato di guerra diretta con la Russia. Pertanto, il modello può essere solo ucraino", ha detto il capo negoziatore Mykhailo Podoliak.

Sul fronte bellico, al ventunesimo giorno dell'invasione le forze militari russe continuano a non avanzare in modo significativo sul terreno, ma sembrano intensificare i bombardamenti sul fronte meridionale, particolarmente contro Odessa e Mariupol, nonché sugli altri centri urbani, in primis Kiev e Kharkiv, dove durante la notte sono stati colpiti vari palazzi residenziali, e si contano almeno due morti.

La Corte internazionale di giustizia (Cig) dell'Onu si pronuncerà sulla richiesta urgente dell'Ucraina affinché la Russia fermi immediatamente l'invasione. La sentenza è attesa per le 16 all'Aja.






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