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Svolta sull'Ucraina ai colloqui di Gedda: 30 giorni di tregua. Nel pieno la guerra dei dazi

Kiev accettato la proposta degli Stati Uniti: 30 giorni di cessate il fuoco totale per terra, mare e cieli, che sarà sottoposta alla Russia. L'accordo – raggiunto negli incontri diplomatici a Gedda, in Arabia Saudita – viene messo nero su bianco in un comunicato congiunto, nel quale gli Usa si impegnano a riprendere la condivisione dell'intelligence e le forniture di armamenti all'Ucraina. I due Paesi concordano poi di concludere quanto prima l'accordo sui minerali saltato dopo lo scontro alla Casa Bianca tra Trump e Zelensky.

Mosca si muove però con cautela. Pare infatti che il presidente Putin abbia difficoltà ad accettare l'idea del cessate il fuoco senza discutere i termini e ottenere qualche tipo di garanzia. Il segretario di Stato Rubio annuncia contatti a breve con il Cremlino. “Se la Russia dice no alla tregua mi aspetto misure forti dagli Usa”, avverte il presidente ucraino. No comment di Trump sui colloqui: “Abbiamo degli inviati lì, saranno loro a parlare. La fiducia in Putin? Non ci abbiamo ancora parlato”.

Si scatena intanto la guerra sui dazi partita proprio dagli Stati Uniti. L'Ue promette una risposta proporzionata. E la Casa Bianca annuncia già ritorsioni alle ritorsioni. L'obiettivo della Commissione è minimizzare il più possibile l'impatto: 26 miliardi di dollari, dal primo aprile, in risposta alle tasse Usa del 25% su acciaio e alluminio, appena entrate in vigore. “L'Ue deve proteggere consumatori e imprese”, spiega la presidente Von der Leyen”. Mentre i produttori europei definiscono i dazi come “l'ultimo chiodo sulla bara dell'industria”, chiedendo tutele.

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