Teheran: è il giorno dei funerali del leader di Hamas, Haniyeh
Aumentano i timori di una guerra regionale in Medio Oriente dopo l'uccisione di Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, a Teheran. Contro di lui un raid missilistico attribuito a Israele. Stamane il suo funerale, nella capitale iraniana. Migliaia le persone presenti al corteo che ha accompagnato la bara, sulla quale ha pregato il leader supremo Khamenei.
L'Iran annuncia la chiusura dello spazio aereo e sarebbe intenzionata a lanciare un attacco contro Israele, secondo analisti militari. Arriva intanto l'appello del segretario di Stato Usa Blinken a fermare l'escalation. “Nessuno ci guadagnerebbe”, ribadisce l'Ue. Per evitarla – suggerisce il ministro della Difesa italiano Crosetto - “servono 10mila militari di Unifil, la Forza di interposizione dell'Onu in Libano. Siamo preoccupati per i nostri 1200 soldati – aggiunge però – non sono un target ma potrebbero rimanere coinvolti in scontri tra le parti”.
Rimane caldo il fronte libanese: il ministro degli Esteri israeliano Katz ha avvertito che solo un ritiro di Hezbollah a nord eviterebbe una guerra totale con il suo Paese. Dopo l'eliminazione del leader politico di Hamas, l'esercito israeliano annuncia anche la morte, nel raid del 13 luglio su Khan Younis, del comandante dei miliziani, Mohammed Deif. Per il ministro della Difesa israeliano Gallant questo è un passo fondamentale per sradicare l'organizzazione islamista.
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