Tensioni Iran-Israele: in arrivo una stangata per la benzina?
"Al momento situazione tranquilla sui mercati", spiega Davide Tabarelli, presidente Nomisma Energia
Dopo il lunedì nero per le borse e mentre la tensione in Medio Oriente sale, i listini restano nervosi. Dati contrastanti per il petrolio i cui prezzi però, al momento, non registrano scossoni: nelle scorse ore listini al rialzo, poi una lieve discesa. Quali effetti potrebbe avere sulle forniture e, quindi, sui prezzi della benzina un'escalation tra Iran e Israele? Lo abbiamo chiesto al presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli che, nonostante la difficile situazione nell'area, resta comunque fiducioso.
"Dai tempi della Rivoluzione iraniana - spiega Tabarelli - ci aspettiamo qualche evento disastroso, con un blocco dei flussi di petrolio dal golfo Persico e dallo stretto di Hormuz, sotto il controllo iraniano. In caso di blocco, i prezzi della benzina potrebbero arrivare anche fino a 5 euro al litro. Tuttavia, è evidente l'impotenza militare dell'Iran nei confronti di Israele. Quindi, per il momento c'è estrema tranquillità" sul piano dei mercati.
Nel servizio l'intervista a Davide Tabarelli, presidente Nomisma Energia
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