Terremoto Turchia-Siria: continua lo sciame sismico. Bilancio vittime sale a oltre 2500
Continuano le scosse di terremoto tra il Sud della Turchia e il Nord della Siria. Ieri notte la prima, la più forte: magnitudo 7.9. Ipocentro a 25 km di profondità ed epicentro nella provincia turca di Gaziantep. La terra ha tremato così tanto che tutti i sismografi del mondo hanno registrato l'evento. “In termini di energia liberata mille volte superiore al terremoto di Amatrice e 30 volte quello dell'Irpina”, riferisce l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
La tragica conta delle vittime si aggiorna di ora in ora, come quella dei feriti: già circa 7600 in Turchia e 1300 in Siria. Ma secondo le stime il bilancio finale potrebbe arrivare fino a 10mila morti. Ingenti i danni alle strutture: gli edifici crollati in Turchia sarebbero circa 3.000. Alcuni sono sprofondati a causa delle nuove scosse, mentre i soccorritori cercavano i dispersi. Crollati anche monumenti storici, come la Chiesa dell'Annunciazione di Iskenderun del 19esimo secolo. Il castello di Gaziantep, di epoca romana, è un cumulo di macerie.
“Il più grande disastro nel Paese dal 1939”, afferma il presidente turco Erdogan, alludendo al terremoto che provocò la morte di 33mila persone 84 anni fa. Partiti i primi team di soccorso italiani, mentre Washington si è detta disponibile a inviare “qualsiasi tipo di assistenza”.
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