"Ti sei impegnato a liberare tutti, invece noi paghiamo il fallimento politico, di sicurezza, militare e dello stato per il tuo disastro del 7 ottobre. Non c'era l'esercito, non c'era nessuno e nessuno ci ha protetto il 7 ottobre, non c'è l'esercito e noi cittadini che paghiamo le tasse ci troviamo prigionieri in condizioni impossibili". È quanto affermano, in un video della durata di un minuto e 16 secondi, tre donne, ostaggio di Hamas, rivolgendosi al premier israeliano Benyamin Netanyahu. "Ieri c'è stata una conferenza stampa e doveva esserci un cessate il fuoco. Ma non è stato così, noi siamo ancora qui sotto le bombe", aggiungono.
Poi una delle tre continua: "Tu ci uccidi, tu vuoi ucciderci tutti, non ci hai abbastanza massacrato? Non sono morti abbastanza cittadini israeliani? Liberaci adesso, libera i loro cittadini, libera i loro detenuti". Ed urla: "Liberaci tutti, facci tornare dalle nostre famiglie adesso, adesso!".
Al momento le reti televisive nazionali israeliane si astengono dal mandare in onda il video. ''Si tratta di guerra psicologica di Hamas e dunque non è opportuno rilanciarla'', ha osservato un giornalista delle televisione pubblica Kan. Le emittenti, finora, mostrano solo una inquadratura delle tre donne, accompagnata da un testo informativo di spiegazione.