Tre tonnellate di pesci morti, la Federpescatori delle Ardenne denuncia Nestlé
Il presidente della Federazione dei pescatori delle Ardenne ha annunciato di aver sporto denuncia contro Nestlé dopo l'inquinamento del fiume Aisne, che ha provocato la morte di migliaia di pesci. Lo sversamento, a 50 km da Reims, "ha determinato una mortalità ittica molto alta a causa della diminuzione dell'ossigeno nell'acqua", ha indicato la prefettura delle Ardenne in un comunicato stampa. Lo riporta l'edizione online de Le Figaro. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
"Tutto è morto in un tratto di 7 km e largo 30 metri", si lamentava. “Abbiamo già recuperato tre tonnellate di pesci morti. Ma ce ne sono ancora. Sono state colpite 14 specie, comprese specie protette, come l'anguilla e la lampreda”. "Sono nella federazione da 40 anni, non ho mai visto un inquinamento di questa portata …", ha commentato la Federpescatori. Intanto lo stabilimento Nestlé di Challerange, che produce latte in polvere, ha confermato un “trabocco occasionale e involontario di fanghi biologici, senza la presenza di sostanze chimiche” dal suo impianto di trattamento delle acque reflue. Appena scoperta la falla – fanno sapere – la produzione è stata interrotta. È stata inoltre installata una sorta di diga per contenere al diffusione dell'inquinamento. Le indagini continuano per scoprire un possibile inquinamento chimico e batteriologico.