Tre vittime civili nel Donetsk sotto le bombe russe e a Kherson arrivano i ceceni
Il Vice ministro degli esteri russo Rudenko: non poniamo condizioni preliminari all'apertura di trattative. Kiev: per la ripresa dei negoziati "ripristino dell'integrità territoriale"
Tre vittime e sette persone ferite a causa di un bombardamento dei russi nel Donetsk e nella notte case e condomini e un ospedale sono stati colpiti a Nikopol. Solo nella giornata di ieri, secondo fonti ucraine. le forze russe hanno lanciato nove attacchi missilistici, 37 raid aerei e oltre 100 attacchi con sistemi a lancio multiplo, colpendo le aree di oltre 25 insediamenti.
Mentre Mosca prosegue l'azione militare, bersagliando anche obiettivi civili, il viceministro degli esteri Andrey Rudenko ha dichiarato che la Russia "non pone condizioni preliminari" all'apertura di trattative con l'Ucraina, "tranne che Kiev dimostri buona volontà". Per il segretario del Consiglio di sicurezza e di difesa ucraino, Oleksii Danilov, la "condizione principale" per la ripresa dei negoziati con la Russia è il ripristino dell'integrità territoriale dell'Ucraina.
Intanto nella regione di Kherson l'esercito di occupazione russo – riferisce lo stato maggiore di Kiev - è stato rafforzato da un'unità proveniente dalla Repubblica cecena, che ha partecipato al saccheggio delle abitazioni lasciate dai residenti in gran parte evacuati. Circa 70mila quelli rimasti: prima erano 320.000. Il governatore filorusso Kyrylo Stremousov ha annunciato che nei prossimi giorni "si aspettano una risoluzione degli eventi".
[Banner_Google_ADS]