Trovato accordo sulla Brexit
Sembrerebbe avviata verso una soluzione la questione Brexit. Raggiunto, a Bruxelles, un accordo per l'addio di Londra all'UE il 31 ottobre
Dopo 3 anni di trattative estenuanti, e di intese già raggiunte, bocciate poi a Westminster, potrebbe essere la volta buona. Questa mattina, nell'annunciare la fumata bianca, il Presidente uscente della Commissione UE Juncker ha parlato di un accordo “bilanciato ed equo per l'Unione e la Gran Bretagna”, invitando poi il Consiglio Europeo a fare proprio il documento, che andrebbe – fra le altre cose – a sostituire la contestata clausola del backstop. La soluzione trovata prevede che l'Irlanda del Nord resti nel territorio doganale britannico; ma di fatto rispettando – tuttavia – le normative europee in materia. Questo almeno, per i 4 anni successivi l'ipotetica brexit; in seguito sarebbe riconosciuta, al parlamento locale, la facoltà di applicare o meno, sul proprio territorio, le regole UE. “Abbiamo un nuovo grande accordo che ci restituirà il controllo del Paese”, ha dichiarato soddisfatto Boris Johnson, che dovrà tuttavia vedersela non solo con la prevista reazione negativa dei LibDem e dei Laburisti – decisi piuttosto a puntare su un referendum bis -, ma anche con le forti riserve degli unionisti nordirlandesi, alleati dei Conservatori, e tuttora orientati per il “no”. La prova del nove, allora, sarà sabato, quando a decidere sarà la Camera dei Comuni. Secondo gli osservatori vi è un 50% di possibilità che l'accordo passi. Da qui una mossa che potrebbe privare le opposizioni di margini di manovra. L'Esecutivo, infatti, ha intenzione di presentare una mozione che limiti a due le opzioni per i deputati: votare per l'intesa raggiunta oggi con Bruxelles, oppure per un “no deal”. Per il capo negoziatore dell'Ue, Barnier, c'è margine per la ratifica entro il 31 ottobre.