Trump: "Finché sarò presidente, l'Iran non avrà mai l'arma nucleare"
Sempre più forte lo scontro tra Iran e Stati Uniti. Nelle scorse ore l'avvio di quella che è stata chiamata l'operazione "Soleimani Martire": attacco missilistico partito dall'Iran che ha colpito due basi americane in Iraq. Le strutture ospitavano anche soldati della coalizione, inclusi gli italiani. La tv iraniana ha parlato di almeno 80 morti. Dopo l'azione militare, il presidente Usa Donald Trump ha tenuto un discorso alla nazione durante il quale ha ribadito: "Finché sarò presidente, l'Iran non avrà mai l'arma nucleare". Dietro di lui lo stato maggiore dell'amministrazione americana: il vicepresidente Mike Pence, il segretario di Stato Mike Pompeo, fino al capo del Pentagono. L'attacco è l'ultimo atto di un'escalation di tensione tra i due Stati dopo l'uccisione del generale Soleimani. Nessun americano è rimasto ferito; illesi anche i soldati italiani. Gli Stati Uniti, è emerso, sarebbero stati informati del raid in anticipo dagli iracheni. Trump ha affermato che saranno imposte nuove sanzioni all'Iran e ha definito Soleimani come il "maggiore terrorista mondiale". "Tutte le opzioni restano sul tavolo", ha ribadito, ma allo stesso tempo ha fatto riferimento a un possbile accordo da raggiungere e alla disponibilità "ad abbracciare la pace".