Ucraina: a Soledar e Bakhmut battaglia "più sanguinosa" dall'inizio della guerra

L'Italia, con le parole del ministro Tajani e la votazione in Parlamento, rinnova l'appoggio militare a Kiev

Quella per il controllo di Soledar e Bakhmut, nell'Ucraina orientale, è la battaglia “più sanguinosa” dall'inizio della guerra. A riferirlo è il Consigliere della presidenza ucraina che racconta uno scenario fatto di duelli di artiglieria e combattimenti di contatto. Nessuno può sapere quanti siano i morti: è la testimonianza di un soldato di Kiev che ha parlato di un campo di battaglia dinamico, con gli ucraini da una parte e le truppe russe e i mercenari Wagner dall'altra, e di edifici che passano costantemente di mano in mano.

L'esercito di Mosca avrebbe circondato le truppe di Kiev a Soledar, secondo il Ministero della Difesa russo, ma la controparte smentisce le notizie su una svolta. Intanto, nuova nomina ai vertici militari da parte del Cremlino. Valery Gerasimov, capo di Stato maggiore, guida ora il raggruppamento congiunto delle forze militari in Ucraina. Motivo: il bisogno di una maggiore efficienza e la crescita dei compiti.

L'Occidente ha già rinnovato l'appoggio a Kiev, Italia Compresa. Approvato in Senato il decreto per prorogare la cessione di materiali militari fino al 31 dicembre 2023. Contrari i 5 Stelle e Verdi-Sinistra italiana. Ora il testo passerà alla Camera per l'ok definitivo.

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