Ucraina: aspri combattimenti nella regione di Kherson; le forze di Kiev riprendono l'offensiva

In queste ore, intanto, l'arrivo dei primi soldati di Mosca in Bielorussia, dove prenderanno parte ad una forza congiunta con le truppe di Minsk

Ciò che sta davvero accadendo nella regione di Kherson, lungo la riva occidentale del Dnepr, resta al momento avvolto dalla nebbia di guerra. Per tutta la giornata si sono rincorse news contrastanti. Ma pare certo il tentativo di una nuova spallata delle forze di Kiev in questo settore; già teatro di una poderosa avanzata nelle settimane scorse. Di fronte, però - questa volta -, unità ben trincerate e probabilmente determinate a non ripiegare; anche perché la perdita di questi territori comprometterebbe l'approvvigionamento idrico della Crimea. Ore convulse, come testimoniato da un video del vice capo dell'autorità filo-russa della regione; che da una parte assicura come il fronte stia tenendo – nonostante massicci bombardamenti ucraini -, dall'altra consiglia agli abitanti di località prossime alla prima linea, di evacuare i bambini in zone più sicure. Non è ancora chiaro, insomma, se vi sia stato uno sfondamento; o la profondità dell'eventuale avanzata. Fonti vicine a Mosca parlano di attacchi respinti con gravi perdite tra le fila ucraine. Nessuna comunicazione ufficiale da Kiev: riserbo che peraltro aveva contraddistinto anche le ultime offensive. Da non escludere, poi, l'ipotesi di un diversivo, in vista di operazioni di ampio respiro nella oblast di Zaporizhzhia o nel Luhansk. Palese, comunque, la volontà di massimizzare l'attuale superiorità numerica e operativa prima che le piogge autunnali rendano impraticabile la guerra di movimento. Dall'altra parte il Cremlino cerca di guadagnare tempo, in attesa del pieno dispiegamento dei riservisti mobilitati. Da qui gli strike di questi giorni su infrastrutture sensibili: certamente una ritorsione per l'attacco al ponte di Kerch; ma soprattutto un tentativo di compromettere la catena logistica militare di Kiev. Lo stesso starebbe avvenendo, su scala minore, anche a parti invertite. Mosca denuncia infatti bombardamenti ucraini, a Belgorod, su depositi di petrolio, munizioni e centrali elettriche. Da monitorare infine ciò che sta avvenendo in Bielorussia, dove in queste ore sono arrivati i primi soldati russi che prenderanno parte ad una forza congiunta con le truppe di Minsk. E ciò dopo che Lukashenko aveva parlato di un aggravamento della situazione lungo i confini; puntando il dito – pur senza fornire prove - contro Ucraina e NATO. Alcuni analisti ritengono che la presenza di questo dispositivo possa indurre Kiev a dirottare forze nel settore nord, allentando dunque la pressione sui fronti più caldi.

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