Ucraina: assalti a ondate, a sud, delle forze di Kiev; ma pare limitato fino ad ora l'impatto

Dura la risposta dei russi, che rivendicano la distruzione anche di carri Leopard. “Nebbia di guerra” persistente, intanto, sul disastro di Nova Kakhovka

Per chi attacca forse la peggiore delle situazioni: avanzare in pianure immense puntellate di mine, sotto un martellamento costante dell'artiglieria, e con l'incubo di finire nel mirino di un elicottero d'assalto. Le immagini rilanciate da Mosca – se autentiche – raccontano di un tragico tiro al bersaglio nella regione di Zaporizhzhia. Dove gli assalti a ondate dell'esercito ucraino – stando a varie fonti - avrebbero portato a progressi territoriali limitati, a fronte di un pesante tributo di uomini e mezzi. Iper-fortificato, del resto, il corridoio terrestre russo verso la Crimea. Nullo, per Kiev, l'effetto sorpresa: trattandosi della direttrice più ovvia. Sempre che non si tratti di una mossa per confondere il nemico e colpire altrove; diversivo dal costo molto alto, però. Anche perché i russi nel frattempo rivendicano la distruzione dei primi Leopard: obiettivi assai paganti da un punto di vista propagandistico; un messaggio all'Occidente. Ma dove stia la verità è impossibile dirlo in questa fase. Le autorità ucraine appaiono ancora riluttanti a definire “controffensiva” le operazioni in corso; riferimenti piuttosto a ciò che sta accadendo ad est, nel Donbass, dove si parla di un avanzamento di 1.200 metri – ieri - sul fronte di Bakhmut.

L'hype mediatico di questi mesi lasciava presupporre altro; ma la situazione è ancora fluida, e le vere spallate devono forse ancora arrivare. Si combatte aspramente anche sul piano della comunicazione. Nebbia di guerra persistente, e rimpalli di accuse, sulla catastrofe di Nova Kakhovka. Che l'intelligence statunitense lasci trapelare un sospetto sulla Russia è nelle cose; ma l'atteggiamento resta prudente, sottolineando come non vi sia “alcuna solida prova” sulle responsabilità. Il New Yok Times, citando una fonte dell'Amministrazione Biden, ha poi riportato come i satelliti avessero rilevato un'esplosione poco prima del crollo della diga; confermando quanto comunicato dall'istituto di sismologia norvegese. Per il resto la linea di Washington pare immutata, come dimostra il nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev da oltre 2 miliardi di dollari. Il Cremlino replica indirettamente facendo valere il proprio asset principale: la deterrenza atomica. A Sochi oggi un bilaterale Putin-Lukashenko. Annunciato il dispiegamento di armi nucleari in Bielorussia a partire dal 7 o l'8 luglio.

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