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Ucraina: botta e risposta Medvedev-Podolyak ad un anno dall'annessione russa dei territori occupati

La Romania intanto indaga su una possibile violazione del proprio spazio aereo da parte di droni russi

30 set 2023

Un anno fa l'annessione alla Russia delle regioni parzialmente occupate di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, a seguito di referendum privi di legittimità internazionale. Giorno della riunificazione, è stato chiamato da Mosca; nessuno spunto di rilievo, nel discorso di Putin. Non ha invece voluto tradire la nomea di super-falco Medvedev, prevedendo l'accorpamento alla Federazione anche di “nuove regioni”. Simmetrica la replica di Podolyak; “non ci sono nuovi territori della Russia – ha tuonato -; esiste solo il territorio dell'Ucraina, compresa la Crimea”. Più sul piano della comunicazione – insomma -, che della guerra guerreggiata, le news di oggi. Poco da segnalare, del resto, sui vari fronti; fase di apparente stanca anche nel punto di massimo attrito, il saliente di Robotyne: direttrice di un'ipotetica puntata ucraina verso il Mar d'Azov. Quotidiani invece gli strike in settori lontani dalla linea del fuoco. Protagonisti come di consueto i droni; ucraini quelli che avrebbero bersagliato nella notte le regioni di Belgorod e Bryansk. Dall'altra parte attacchi ad infrastrutture nelle oblast di Vinnytsia e Odessa; nel mirino, in quest'ultimo caso, ancora i porti del delta del Danubio. Con le autorità rumene a segnalare la possibile violazione del proprio spazio aereo. Nel frattempo Kiev parla di un accordo con Washington per la produzione di armi in Ucraina. Più in generale pare si punti alla creazione di un vero e proprio hub dell'industria bellica in Europa. Con Zelensky a porre l'accento sulla progressiva creazione della “prima flotta al mondo di droni navali”.





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