Ucraina: confronto teso tra Putin e il presidente del Consiglio Ue Charles Michel
A Mariupol il battaglione ucraino Azov non si arrende ai russi. A Bucha documentato l'omicidio di circa 50 civili
È stato un confronto telefonico diretto e dai toni accesi quello tra il presidente del Consiglio Ue Charles Michel e il presidente russo Putin. La richiesta europea è quella di aprire immediatamente i corridoi umanitari da Mariupol, e dalle città assediate, per la Pasqua ortodossa. Michel ha anche sottolineato che l'Europa è unita nel sostegno all'Ucraina elencando i costi delle sanzioni per Mosca.
Dura la risposta del leader russo che denuncia "le dichiarazioni irresponsabili" dell'Europa sulla "necessità di una soluzione militare del conflitto in Ucraina" e l'accusa di "incoraggiare una sfacciata russofobia". Sulla tregua umanitaria il Cremlino ha dichiarato che potrà cominciare solo quando le forze di Kiev alzeranno bandiere bianche fuori dall'acciaieria di Azovstal a Mariupol.
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Oggi intanto nuovo tavolo di confronto tra i due paesi. Il ministro degli esteri russo Lavrov ha però spiegato che al momento i colloqui di pace sono in stallo, ma c'è un'apertura sui paesi garanti proposti dall'Ucraina: “La Russia – dice - non ha obiezione purché questo non rappresenti per noi una minaccia". Sul campo di battaglia di Mariupol il Cremlino continua a ribadire la conquista della città ma battaglione Azov, asserragliato in città, insistono che non ci sarà alcuna "resa".
A Bucha l'Onu ha documentato un altro terribile scenario: "L'omicidio, anche attraverso esecuzione sommaria, di circa 50 civili". Secondo la portavoce dell'Alto Commissariato Onu per i diritti umani, Mosca ha condotto in Ucraina azioni "che possono equivalere a crimini di guerra". Il premier italiano Draghi sta valutando una visita a Kiev nelle prossime settimane.
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