Ucraina: da Kiev e Parigi dure reazioni all'appello del Papa sul “coraggio di negoziare”
Al centro del dibattito le recenti dichiarazioni del Pontefice, in un'intervista alla TV Svizzera. L'Ucraina è in un “vicolo cieco”, afferma Mosca
All'Angelus l'invito di Francesco a pregare, affinché tacciano al più presto le armi in aree di conflitto quali la Repubblica Democratica del Congo, la Terra Santa, l'Ucraina. “Immani” – ha rimarcato – le sofferenze per i civili. Un appello alla Pace, all'indomani del clamore per l'intervista alla radiotelevisione svizzera, nella quale era parso rivolgersi in modo aperto ai decisori di Kiev, mettendo da parte qualsiasi equilibrismo diplomatico.
Appello esplicito a cercare una mediazione; anche richiamando un simbolo altamente evocativo quale la “bandiera bianca”. Termine utilizzato per indicare la cessazione delle ostilità, ha precisato la sala stampa vaticana. Ma nel contesto attuale era comunque prevedibile lo sconcerto, fra le autorità del Paese invaso; anche quelle religiose che hanno come riferimento proprio Francesco. “In Ucraina nessuno ha la possibilità di arrendersi”, ha tuonato il Capo della Chiesa greco-cattolica locale. “La nostra bandiera è gialla e blu” - ha sottolineato dal canto suo Kuleba -, “con la quale viviamo, moriamo e vinciamo”. Il Pontefice ha in realtà parlato “all'Occidente”, ha dichiarato dall'altra parte il Ministero degli Esteri russo; “l'Ucraina – ha detto la portavoce Zakharova - è stata sacrificata come uno strumento”.
Da monitorare, al netto delle reazioni dei belligeranti, le prese di posizione delle cancellerie vicine a Kiev. Si conferma l'assertività francese; il Ministro Sejourné ha evocato i mesi convulsi che precedettero la seconda guerra mondiale: “quelli che nel maggio 1939 non volevano morire per Danzica hanno soltanto stimolato Hitler”. In precedenza l'ormai nota fuga in avanti di Macron, circa un ipotetico futuro invio di truppe in Ucraina. Accelerazioni, sul piano comunicativo, che parrebbero presupporre un forte deterioramento della situazione sul campo per Kiev.
Denunciato l'utilizzo, da parte dei russi, di munizioni con gas soffocanti nel settore di Zaporizhzhia. Al momento nessuna conferma indipendente. Pare peraltro il Donbass, in questa fase, il fronte dove è più intensa la pressione delle forze di Mosca. Con l'obiettivo, a seguito della presa di Avdiivka, di dilagare verso ovest prima che gli ucraini riescano a completare una nuova linea fortificata. Tutto ciò mentre si susseguono da una parte e dall'altra attacchi da remoto con droni. Sospesa oggi l'attività di un aeroporto di San Pietroburgo, a seguito di un “vasto incendio” alla periferia della città. La causa non è stata resa nota.
Qui l'intervista di Papa Francesco all'RSI
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