Domani, nei territori occupati delle Regioni di Donetsk e Lugansk, sono annunciate le “elezioni”. Senza la partecipazione di Kiev. Questo viola gli impegni della Russia come parte degli accordi di Minsk, e minaccia l'intero percorso di Minsk. È chiaro che i risultati della tornata non avranno alcuna conseguenza legale e non saranno riconosciuti dall'Ucraina e dal Mondo. I servizi di sicurezza ucraini annunciano che le figure vincenti sono già state decise dall'amministrazione del Presidente russo. L'affluenza alle urne prevista è del 70% dei votanti. Come è noto le elezioni sono divenute necessarie dopo l'assassinio di Alexander Zakharchenko, che aveva guidato il movimento separatista per diversi anni e diede personalmente ordini militari ai terroristi pro-russi. E' stato ucciso in un ristorante nel centro di Donetsk alla fine dello scorso agosto. Analisti politici di Mosca ritengono che il nuovo leader della “Repubblica Popolare di Donetsk”, Denis Pushilin, sarà il migliore per mediare con Kiev, perché è assolutamente un civile, e – a differenza di Zakharchenko – non ha mai imbracciato un'arma. I servizi di sicurezza ucraini hanno chiesto ai cittadini che vivono nei territori temporaneamente occupati di ignorare le “elezioni”, che violano la legislazione ucraina, e simulano solamente la democrazia; inoltre gli organizzatori verranno inevitabilmente processati. Dall'Ucraina Victoria Polischuk
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