Ucraina: fase decisiva del conflitto; report contrastanti da Severodonetsk
In stallo ormai da tempo i negoziati. Il Ministro agli Esteri ucraino replica in modo duro alle dichiarazioni odierne di Macron
In corso battaglie cruente nel Donbass; accompagnate dal martellamento continuo dell'artiglieria. Esclusa – al momento – ogni ipotesi di cessate il fuoco: troppo fluida la situazione sul campo; con il Cremlino determinato ad assicurarsi gli interi Oblast di Luhansk e Donetsk. Dall'altro lato gioca ormai a carte scoperte Kiev. Sottolineata infatti la volontà di rafforzare le proprie posizioni sul terreno, prima di riprendere i colloqui di pace; confidando nelle nuove forniture di armi. Annunciata, proprio in queste ore, la distruzione di un'armata russa nello strategico saliente di Izium: minaccia diretta ai bastioni di Sloviansk e Kramatorsk. Notizia da valutare comunque con estrema cautela, in tempi di “infowar”.
In queste settimane – del resto - l'intero dispositivo militare ucraino, ad est, era stato messo a dura prova da un'avanzata russa apparsa lenta ma inesorabile, con possibili ripercussioni sul morale delle truppe. Segnalato, tuttavia, e non solo da Kiev, un deciso contrattacco a Severodonetsk - supportato da combattenti stranieri -, con significativi guadagni territoriali. Mosca parla invece di una ritirata delle forze ucraine, con gravi perdite. Ma i rumors di una rimozione del generale Dvornikov – dal comando delle operazioni -, lascerebbero pensare ad una certa insoddisfazione, del Cremlino, per l'andamento di questa fase del conflitto.
Macron ha affermato oggi come Putin abbia commesso un errore “storico e fondamentale” con l'invasione; ribadendo però la necessità di non umiliare la Russia, in vista di una soluzione diplomatica. Dura la replica del Ministro agli Esteri ucraino; secondo il quale queste dichiarazioni “possono solo umiliare la Francia”. “Sarebbe meglio che tutti ci concentrassimo – ha aggiunto Kuleba - su come rimettere la Russia al suo posto”. In questo quadro l'impegno per la Pace, infaticabile, del Papa. “Vorrei andare in Ucraina - ha detto Francesco, rispondendo alla domanda di un bambino - ma devo aspettare il momento opportuno”.
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